Il Vak Learning Style nel comportamento online del consumatore – Parte 1

Introduzione
Il rapido sviluppo del Web e il crescente numero di persone che hanno accesso ad Internet, ha permesso all’e-commerce di giocare un ruolo sempre più da protagonista nell’economia globale.
Ciò ha portato con sé profondi cambiamenti nel modo in cui gli utenti generano e ottengono informazioni, facilitando a sua volta il modo in cui i consumatori cercano e acquistano prodotti e servizi. Per le aziende, il mondo del web è diventato sempre più una vetrina importante per raggiungere i propri consumatori.
Tuttavia, se gli utenti utilizzano un motore di ricerca per ottenere determinate informazioni o per l’acquisto di un prodotto, e questo non viene presentato nella maniera adeguata nella landing page, questi tenderanno ad abbandonare il sito e di conseguenza il processo di acquisto. In alternativa, si sposteranno su siti di competitors in grado di catturare in maniera migliore la loro attenzione.
Anche a causa del sovraccarico di informazioni, i consumatori potrebbero non capire bene come un particolare prodotto possa incontrare i loro bisogni, o semplicemente potrebbero non trovare cosa stanno cercando.
Una delle sfide maggiori dei retailers online diventa quella di attrarre e soprattutto trattenere i consumatori sui propri siti.
Una soluzione è quella di trovare una nuova base di segmentazione degli utenti in modo tale da indirizzare campagne sponsorizzate ad un target ben definito e migliorare l’esperienza del consumatore stesso.
Si tratta quindi di personalizzare l’esperienza online del consumatore attraverso un’offerta che accresca la soddisfazione dell’utente e la lealtà al loro sito. Ciò che viene proposto è un contenuto su misura per ogni visitatore attraverso la personalizzazione del contenuto e quindi dell’organizzazione e disposizione delle informazioni, per incontrare i bisogni dei vari utenti.
Migliorare l’esperienza dell’utente si traduce in una migliore percezione del valore del prodotto, un coinvolgimento più attivo del cliente, un aumento del numero di visitatori e infine nella creazione di un vantaggio competitivo sostenibile.
La personalizzazione infatti gioca un ruolo fondamentale nel facilitare l’apprendimento del consumatore, e questo è strettamente collegato alla decisione di usufruire o meno di un prodotto o servizio.
Obiettivo dello studio
Il mio studio ha quindi l’obiettivo di testare una nuova base di segmentazione degli utenti in ottica di paid advertising: gli stili di apprendimento. Più nello specifico, il VAK learning style.
Secondo tale modello, gli individui sono suddivisi in tre categorie, o stili, in base a come apprendono dalla realtà: qualcuno deve vedere le cose (stile visivo), alcuni devono sentirle (stile uditivo), mentre altri devono mettere in pratica le cose per impararle (stile cinestetico).
Si vuole trovare una relazione tra il comportamento online dei consumatori e gli stili di apprendimento.
Quindi si vuole capire il comportamento online del consumatore, ossia quali keyword utilizza nelle sue ricerche e se ha preferenze per un tipo di contenuto piuttosto che un altro, sulla base dei tre stili di apprendimento che caratterizzano il VAK Learning Style: visivi, uditivi e cinestetici.
Il risultato sperato sarebbe che annunci diversi dello stesso inserzionista possano condurre a differenti landing page, le quali possono essere personalizzate a seconda dell’utente target che ci si aspetta effettui tale ricerca.
Risulta quindi opportuno comprendere, se esiste, un modo di cercare comune per ciascuna categoria e sulla base di tali risultati, comprendere se ciascuna categoria ha preferenze per un tipo di contenuto piuttosto che un altro.
Si è deciso quindi di svolgere un esperimento, volto innanzitutto a capire se una landing page strutturata in un determinato modo potesse essere più interessante per un gruppo specifico piuttosto che per un altro.
Nel prossimo articolo spiegherò come ho effettuato le fasi di testing di questa ricerca.