Attività al pubblico

Hai un’attività al pubblico?  Puoi applicare numerose strategie di marketing per crescere e sviluppare il tuo business ma prima devi effettuare alcuni passi strategici:

1. Identifica la tua mission e la tua vision;
2. Definisci il tuo business plan;
3. Stila il tuo piano marketing.

Solo così sarai pronto per poter applicare con successo strategie di marketing efficaci!

I dati delle attività al pubblico

Abbiamo raccolto i dati riguardanti la situazione degli ultimi anni delle attività al pubblico italiane. Queste sono le condizioni riscontrate:

Settore in crisi: Il valore della produzione medio è passato tra 322 mila euro nel 2011 a 285 mila euro nel 2015 (variazione percentuale -11,5%).
Aumenta la concorrenza: I negozi tradizionali stanno lentamente scomparendo, ma la concorrenza per i negozi rimasti non sta certamente diminuendo. Secondo un’indagine condotta dell’Osservatorio Confesercenti sulle nuove imprese aperte nei settori del commercio e del turismo nel 2015, a sostituire i negozi tradizionali sono i negozi online e il commercio ambulante.

Riferimento particolare alla ristorazione:
Aumenta la concorrenza: Alla fine del 2015 si contavano 367mila attività, tra ristoranti (197mila) e caffetterie (170mila), sparse sul territorio nazionale, in crescita di oltre 31mila unità rispetto a cinque anni prima (2011).
Settore in crisi: Delle imprese nate nel 2011, 3 su 4 hanno chiuso entro cinque anni e oltre il 45% non è riuscita a resistere al terzo anno di vita.

L’importanza del marketing: In Italia la spesa media in pubblicità è del 7% sul fatturato. Da anni questo dato presenta un trend positivo e si prevede nei prossimi anni un andamento sempre in crescita. Da questi dati si può evincere la grande importanza che gli amministratori danno alla pubblicità come metodo per aumentare i clienti e le vendite.
“Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare il tempo.” Henry Ford

(fonte: dati Istat sui Risultati Economici delle Imprese, rapporto Confesercenti, rapporto Unioncamere sui dati del Registro delle imprese italiane e dati Statista su spesa pubblicitaria)

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